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04-05-21

90 anni di rosa

Il Giro d'Italia si tiene dal 1909, ma l'iconica maglia rosa del leader della corsa fu introdotta 22 anni dopo, nel 1931. Dopo 90 anni, la maglia rosa si è indubbiamente affermata come una delle maglie distintive più riconoscibili nel mondo del ciclismo, all'altezza della gialla del Tour de France o dell'arcobaleno del campione del mondo. In questi 90 anni, i migliori ciclisti del mondo si sono vestiti di rosa: Alfredo Binda, Fausto Coppi ed Eddy Merckx guidano la lista con cinque vittorie ciascuno, anche se l’albo d’oro è lunghissimo, e comprende nomi come Learco Guerra, Gino Bartali, Jacques Anquetil, Felice Gimondi, Bernard Hinault, Francesco Moser, Laurent Fignon, Giani Bugno, Miguel Indurain, Tony Rominger, Marco Pantani, Alberto Contador, Michele Scarponi o Vincenzo Nibali, tra molti altri.

Per festeggiare l'anniversario, l'organizzazione propone una mostra altamente consigliata visitabile virtualmente sul sito ufficiale della gara www.giroditalia.it.

Percorso

Con le prove a cronometro delle tappe 1 e 21 è assicurato che tutti i chilometri di questo Giro siano combattuti al massimo e l'emozione è assicurata dall'inizio alla fine. La prima settimana non contiene tappe classificate di alta montagna, ma le tappe 4 e 6 hanno ciascuna un traguardo alto e possono segnare le prime differenze nella classifica generale. La tappa 9, che termina a Campo Felice e la sezione finale dello sterrato, e la tappa 11, con più tratti sterrati, daranno il tono alla seconda settimana, mentre quasi tutta la montagna è concentrata in una settimana finale molto dura: le tappe 14, 16, 17, 19 e 20 metteranno alla prova tutti i corridori, compresi quelli che stanno disputando la maglia ciclamino della regolarità, che dovranno soffrire per evitare la fuori controllo.

Startlist e favoriti

I favoriti sulla carta sono il vincitore del Tour de France 2019 Egan Bernal (1200), il vincitore dei tre grandi giri Vincenzo Nibali (800), o il vincitore della Vuelta a España 2018, Simon Yates (800). Oltre a questi tre, altri uomini che accreditano Top10 in grandi giri sono João Almeida (1200), Mikel Landa (1000), Daniel Martin (600), Hugh John Carthy (800), Romain Bardet (400), Jay Hindley (600 ), Felix Großschartner (600), Damiano Caruso (400), Pello Bilbao (800), George Bennet (600), Marc Soler (600), Pavel Sivakov (600), Fausto Masnada (600), Mikel Nieve (400) e Domenico Pozzovivo (400).

Tra i candidati alla classifica generale si devono contare anche Alexandr Vlasov (800), leader dell'Astana - Premier Tech, e Remco Evenepoel (1000), che rientra dopo il grave incidente. In recenti dichiarazioni, Evenepoel si è messo al servizio di Almeida, anche se non si può escludere che se si sentirà bene disputerà tappe o addirittura la classifica generale, visto che il giovane belga ha talento da vendere.

Con la montagna concentrata a fine gara e tanti corridori che scommettono per la vittoria, è probabile che la maglia azzurra di leader della classifica della montagna finisca nelle mani di un candidato alla classifica generale, anche se ci saranno senza dubbio corridori che specificatamente hanno questo Gol: Ruben Guerreiro (600) e Giulio Ciccone (600) sono gli ultimi due vincitori di questa classifica, e sono sulla startlist.

Per quanto riguarda la maglia ciclamino della classifica a punti, Peter Sagan (1200) parte come il favorito principale. Dopo aver vinto 7 maglie verdi al Tour de France, lo slovacco vorrà sicuramente un ciclamino per i suoi già spettacolari onori. I suoi principali rivali per gli sprint saranno presumibilmente Caleb Ewan (1200), Giacomo Nizzolo (800), Elia Viviani (800), Fernando Gaviria (800), Dylan Groenewegen (600) o Tim Merlier (400).