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In un anno normale, Il Lombardia sarebbe l'ultimo dei 5 monumenti ad essere contestati, ad ottobre, e chiuderebbe la tradizionale stagione in Europa. A causa della crisi del COVID-19, però, la stagione è tutt'altro che normale, e la classica delle foglie morte è stata anticipata in calendario, diventando il secondo monumento di questo 2020 atipico.

Quello che resta invariato è il percorso, che ci offrirà lo spettacolo montuoso a cui siamo abituati, su un percorso eguale allo anno scorso, con 243 km e più di 4000 metri di dislivello positivo accumulato. La mitica ascensione alla Madonna del Ghisallo (8,6 km al 6,2% di pendenza media), tempio del ciclismo per eccellenza, è incoronato a 63 km dala fine, seguito dal Muro di Sormano (1,9 km al 15, 8% e con rampe fino al 27%), a chiudere con il duo Civiglio (4,2 km al 9,8%) e San Fermo della Battaglia (2,7% al 7,2%). Raggiunto quest'ultimo punto, resta solo la rapida discesa di 5 km fino al traguardo per le strade di Como.

Con la maggioranza delle squadre misurando le proprie formazioni per il Tour de France al Critérium du Dauphiné, sembra che la competizione per Il Lombardía sia meno imponente di quella delle precedenti edizioni. Sì, ci saranno, tuttavia, l'attuale campione Bauke Mollema (1000) e il vincitore nel 2018, Thibaut Pinot (1200). Davanti a loro, Remco Evenepoel (400) sta emergendo come il principale favorito, anche se questo è il primo monumento che contestará nella sua carriera. Evenepoel ha vinto tutto quello che ha corso nel 2020 e sembra che il giovane talento belga non abbia limiti.

Il due volte campione Vincenzo Nibali (1000), parte anche come uno dei principali favoriti di una startlist dove spiccano anche Maximillian Schachmann (1200), Jakob Fuglsang (1200), Tadej Pogačar (1000), Diego Ulissi (1000), Michael Woods. (800), Sergio Higuita (800) o Rafal Majka (1000). Partirà anche il campione del mondo di ciclocross Matthieu van der Poel (400), anche se è improbabile che riesca in una prova così ripida.