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03-04-24

Ciclismo su pietre

È arrivato il momento. Paris-Roubaix è senza dubbio una delle corse più spettacolari dell'anno, e un genere a sé stante. Mentre le classiche dei ciottoli delle Fiandre sono caratterizzate da salite brevi e ciottoli in buono stato, la Paris-Roubaix è qualcosa di totalmente diverso: il percorso è praticamente pianeggiante e tutta la difficoltà ricade sui temibili pavé, che in questo caso sono molto più irregolari e duri. Esiste persino un'associazione, "Les Amis de Paris-Roubaix", che si occupa di riparare i settori in peggior stato mediante il metodo di costruzione tradizionale, senza cemento, solo con terra compattata tra i ciottoli. Per di più, alcuni giorni prima della gara, si fa passare un gregge di capre sui settori per finire di "pulirli" dall'erba. Davvero, ci troviamo di fronte a una corsa di un'altra epoca.

Corsa femminile: percorso e favorite

La corsa femminile del sabato presenta un percorso di 148 chilometri con 29,2 km sui pavé distribuiti in 17 tratti, inclusi i tradizionali Carrefour de l'Arbre e Mons-en-Pévèle.

Alcune favorite per la corsa sono Lotte Kopecky (1200), Lorena Wiebes (1200), Marianne Vos (1200), Elisa Balsamo (1000), Elise Chabbey (1000), Charlotte Kool (800), Emma Norsgaard (800), Grace Brown (800), Pfeiffer Georgi (600), Alison Jackson (800), Christina Schweinberger (200) o Femke Marcus (200), anche se è una corsa difficile da prevedere dove solitamente ci sono sorprese nella top 10.

Corsa maschile: percorso e favoriti

La prova maschile della domenica somma un totale di 260 km, con 29 tratti di pavé fino a raggiungere 54,5 km. Gli ultimi 17 settori sono gli stessi che si disputano nella corsa femminile, ma prima gli uomini dovranno superare 12 settori in più, tra cui spicca il mitico Trouée d'Aremberg, il tratto più complicato di tutti.

Come nella corsa femminile, solitamente si inseriscono outsider nei posti d'onore. Tuttavia, c'è un grande favorito, Mathieu Van Der Poel (800), e insieme a lui, altri ciclisti che hanno ottenuto buoni risultati sul velodromo di Roubaix (dove termina la corsa) come Mads Pedersen (1200), Jasper Philipsen (1200), John Degenkolb (200), Stefan Küng (600), Laurenz Rex (200), Christophe Laporte (800), Dylan Van Baarle (400), Matej Mohorič (600), Ben Turner (200), Yves Lampaert (400), Mike Teunissen (400) o Nils Politt (200).

Foto: © Paris-Roubaix