Dopo i Giochi, la Arctic Race
Solo un giorno dopo la gara in linea maschile dei Giochi Olimpici inizia l'11a edizione della Arctic Race of Norway. La gara scandinava, che fa parte delle UCI ProSeries dalla creazione della seconda divisione del ciclismo mondiale nel 2020, presenta un percorso in quattro tappe con abbondanza di arrivi in salita e trappole vicino al traguardo.
Percorso
La prima tappa presenta la salita a Ljosenhammeren (8,1 km al 3,6%) come principale ostacolo per i velocisti puri. La salita è coronata a 19 chilometri dal traguardo ma, comunque, il risultato più probabile è una volata, sebbene forse leggermente ridotta. Nella seconda giornata, un tratto sterrato di 6 km nella parte finale del percorso promette emozioni forti, mentre la classifica generale sarà probabilmente decisa all'arrivo in salita a Jakobsbakken (6,4 km al 5,9%) del terzo giorno. Per concludere la corsa, l'ultima tappa presenta un arrivo ideale per puncheur a Bodo (1,5 km al 7%).
Favoriti
Quando mancano solo tre giorni all'inizio della gara, molte squadre devono ancora presentare le loro formazioni. Per ora, Alexander Kristoff (600), Magnus Cort (800), Andreas Leknessund (600), Mathieu Burgaudeau (400), Samuele Battistella (400), Tobias Lund Andresen (400), Cristian Scaroni (400), Pierre Latour (400), Clément Champoussin (400), Kevin Vermaeke (200), Domenico Pozzovivo (200), Filippo Fiorelli (400), Davide De Pretto (200), Jonas Gregaard (200) e Mauro Schmid (400) sono alcuni dei ciclisti più in vista nella lista di partenza provvisoria.
Foto: © Arctic Race of Norway