Il monumento finale
Il Lombardia è l'ultima grande corsa dell'anno e l'unico dei cinque monumenti che si svolge in autunno, dato che Milano-Sanremo, Ronde Van Vlaanderen, Paris-Roubaix e Liège-Bastogne-Liège si disputano in primavera. Il Lombardia (tradizionalmente chiamato Giro di Lombardia) ha una particolare idiosincrasia. Oltre all'atmosfera autunnale, che rende la corsa pienamente degna del soprannome di "la classica delle foglie morte", la gara italiana si distingue anche per essere il monumento più adatto agli scalatori, risultando particolarmente attraente per questo tipo di corridori.
Percorso
Negli ultimi anni, le città di partenza e arrivo si alternano ogni anno, e quest'anno si correrà da Bergamo a Como. In totale, i ciclisti dovranno affrontare 252 chilometri e oltre 4800 metri di dislivello positivo. Tra le otto salite classificate, spiccano la mitica Madonna del Ghisallo (8,1 km al 3,7%), la Colma di Sormano (13,1 km al 6,5%) e la salita di San Fermo della Battaglia (2,8 km al 6,7%), con scollinamento ai -5 km.
Favoriti
Qualsiasi risultato che non sia una vittoria di Tadej Pogačar (1200) deve essere considerato una grande sorpresa. Lo sloveno, che ha dimostrato una forma spettacolare nel Giro dell’Emilia del fine settimana scorso, ha la possibilità di coronare una stagione che, anche senza vincere Il Lombardia, deve essere considerata una delle migliori nella storia centenaria del nostro sport.
Altri contendenti possono essere trovati tra i forti scalatori come Remco Evenepoel (1200), Enric Mas (1000), Giulio Ciccone (1000), Jay Hindley (800), Alexandr Vlasov (1000), Simon Yates (800), Matteo Jorgenson (1000), Romain Bardet (800), David Gaudu (800), Pello Bilbao (800), Michael Woods (600), Lenny Martinez (600), Antonio Tiberi (800), Florian Lipowitz (600), Thomas Pidcock (800) o Daniel Felipe Martínez (800). In caso di una battuta d'arresto o una giornata no per Pogačar, i suoi compagni Adam Yates (1200) e Pavel Sivakov (400) sembrano le migliori alternative a disposizione del UAE Team Emirates, poiché il dislivello della corsa sembra troppo duro per Marc Hirschi (600), che però è in grande forma.
Foto: © Il Lombardia