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26-09-24

Il prestigio dell'arcobaleno

La maglia arcobaleno di campione del mondo è stata assegnata per la prima volta ai campionati mondiali di ciclismo su pista di Liverpool nel 1922 e, dal 1927, il suo utilizzo si è esteso alle altre discipline ciclistiche. Ci troviamo quindi di fronte a un indumento storico, uno dei più prestigiosi del nostro sport, alla pari della maglia gialla del Tour de France o della maglia rosa del Giro d’Italia. La grande differenza tra la maglia arcobaleno e quella rosa o gialla, tuttavia, risiede nel fatto che la maglia arcobaleno non è legata a una sola corsa; invece, il campione del mondo la indossa in tutte le tappe su strada dell’anno successivo. In sintesi: tutti la vogliono.

Corsa femminile: percorso e favorite

La corsa femminile comprende 154 km e 2250 metri di dislivello positivo. La maggior parte del percorso si svolge sul circuito finale di 27 chilometri, che le cicliste dovranno percorrere per 4 giri completi e che include la salita di Witikon (1,4 km al 7,3%) come principale punto caldo.

Demi Vollering (1200), Lotte Kopecky (1200), Elisa Longo Borghini (1200), Katarzyna Niewiadoma (1200), Elise Chabbey (1000), Marianne Vos (1000), Chloe Dygert (600), Cecile Uttrup Ludwig (1000), Liane Lippert (1000), Juliette Labous (1000), Evita Muzic (800), Puck Pieterse (600), Kata Blanka Vas (800) e Mischa Bredewold (800) sono alcune delle principali favorite per portare a casa l’arcobaleno.

Corsa maschile: percorso e favorite

Il percorso della corsa maschile porta il chilometraggio a 274 km e 4200 metri di dislivello positivo, costituendo uno dei campionati del mondo più duri degli ultimi anni. Gli ultimi 190 chilometri si svolgeranno sullo stesso circuito di 27 chilometri della prova femminile, che gli uomini percorreranno in 7 giri.

Tadej Pogačar (1200) ha avvisato che vuole la maglia di campione del mondo e parte come grande favorito, sebbene possa incontrare una forte opposizione da rivali come Remco Evenepoel (1200) e Mathieu Van Der Poel (600). Qualsiasi cosa meno di una vittoria di uno di questi tre ciclisti dovrebbe essere considerata una sorpresa. Thomas Pidcock (800), Adam Yates (1200), João Almeida (1200), Matteo Jorgenson (1000), Mattias Skjelmose (1200), Julian Alaphilippe (600), Maxim Van Gils (600), Santiago Buitrago (800), Felix Gall (1000), Marc Hirschi (600), Enric Mas (1000), Mads Pedersen (1000), Neilson Powless (600) e Giulio Ciccone (1000) sono outsider con possibilità. A tutti loro si aggiungono i sloveni Primož Roglič (1200) e Matej Mohorič (600), che potrebbero essere i grandi beneficiari del controllo che il gruppo eserciterà sul loro connazionale Pogačar.