Il primo monumento arriva con la primavera
I 299 chilometri che separano Milano dal traguardo di Sanremo fanno della Classicissima la gara più lunga del calendario attuale. Inoltre la Milano-Sanremo è, dei cinque monumenti, quello che ha cambiato di meno il suo percorso nel corso dei decenni, e questo le conferisce una sfumatura de ciclismo d'altri tempi.
Per tradizione è stato considerato il monumento più propizio agli arrivi in volata, anche se è vero che negli ultimi anni sono stati decisivi gli attacchi alla salita al Poggio di Sanremo, che è incoronata a 5,5 km dal traguardo.
Favoriti
Sembra che i puncheurs hanno preso la misura della gara, quindi bisogna cercare i principali contendenti tra i corridori esplosivi, e ci sono tre nomi che vengono subito in mente: Wout Van Aert (1000), Julian Alaphilippe (1200) e Mathieu Van Der Poel (600) sono stati fortissimi in Tirreno-Adriatico, e partono nettamente come favoriti. Altri uomini che si adattano bene a sforzi duri ma brevi possono essere Maximilian Schachmann (1000), Greg Van Avermaet (800), Vincenzo Nibali (800), Peter Sagan (1200) o Michal Kwiatkowski (600).
Se arriva un gruppo più numeroso, dobbiamo aggiungere alla lista di favoriti altri ciclisti come Arnaud Demarre (1000), John Degenkolb (600), Alexander Kristoff (600), Mateo Trentin (800), Davide Ballerini (600), Michael Mathews (1000), Mads Pedersen (600) o Giacomo Nizzolo (600). Sarà più difficile per velocisti puri come Elia Viviani (1000), Caleb Ewan (1200) o Sam Bennet (1200), perché il ritmo infernale nel Poggio potrebbe lasciarli senza possibilità di vittoria.
Infine, una menzione speciale merita Philippe Gilbert (600), che cercherà di ottenere l'unico monumento mancante in il suo palmares.