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22-04-22

Il Tour de Romandie festeggia il suo 75° anniversario

Il Tour de Romandie si è svolto nel 1947 come evento speciale per commemorare il 50° anniversario dell'Union Cycliste Suisse, sotto forma di una corsa in 7 tappe. Il vincitore della gara è stato il belga Désiré Keteleer davanti a Gino Bartali, e fin dal primo momento è stato un enorme successo. Vista la grande aspettativa suscitata, gli organizzatori hanno deciso di ripetere l'avventura l'anno successivo, e il successivo, e il successivo... fino ad oggi, quando il Tour de Romandie festeggia il suo 75° anniversario, consolidato come una delle gare di una settimana più importanti dell'anno.

Rotta

Come di consueto negli ultimi anni, il Tour de Romandie inizia con un brevissimo prologo a cronometro (5,2 km) che segnerà il primo leader. Le tappe 2, 3 e 4 hanno profili di media montagna senza possibilità per i velocisti, ma nemmeno grandi salite. La gara si deciderà presumibilmente negli ultimi due giorni: la tappa 5 presenta l'unico profilo di alta montagna e si prevede sarà molto dura, con 6 coli segnanti per la clasifica della montagna e 4.174 metri di dislivello positivo accumulato. La corsa si chiude infine con una cronometro di 16 km, di cui gli ultimi 10 km sono nella salita a Villards (10,2 km all'8,1%).

Favoriti

I potenziali vincitori della classifica generale sono scalatori che si difendono nelle cronometro o cronomen che arrampicano bene: Geraint Thomas (600), Ethan Hayter (1000), Brandon McNulty (800), Ion Izagirre (600), Ben O'Connor (600 ), Marc Hirschi (800), Maximilian Schachmann (1.000), Rohan Dennis (600), Rigoberto Urán (600), David de la Cruz (600), Mattia Cattaneo (400), Patrick Bevin (200), Damiano Caruso (600) o Sergio Higuita (600) sono uomini che possono rispondere a questo profilo.