La stagione prende il via in Australia
Dopo una pausa di due anni a causa delle rigide restrizioni contro il Covid 19 che hanno reso difficile viaggiare in Australia, il Tour Down Under si svolgerà nuovamente nel 2023. Inoltre, con la promozione della corsa femminile al Women's WorldTour, per la prima volta entrambe le gare maschili e femminili saranno gare ciclistiche di livello mondiale, e il Tour Down Under sarà la gara di apertura sia del WWT che dell'UWT.
Gara femminile: il percorso
La gara femminile è composta da tre tappe, con opportunità per tutti i tipi di cicliste. La prima tappa è pianeggiante e ideale per le velociste, la seconda ha un profilo ondulato adatto alle puncheur, mentre la terza sembra la più adatta alle scalatrici e sarà sicuramente decisiva per la classifica generale, con la salita a Corkscrew Road (2,4 km a 9,1%) situata a solamente 8,5 km dall'arrivo.
Gara femminile: le favorite
Alexandra Manly (800), Grace Brown (800), Amanda Spratt (400), Krista Doebel-Hickok (200), Ruby Roseman-Gannon (200) e Brodie Chapman (200) sono alcune delle favorite alla classifica generale. Per gli sprint, oltre a Manly, Clara Copponi (800), Georgia Baker (200) e Gladys Verhulst (200) sono anche veloci.
Gara maschile: il percorso
La prima delle 6 tappe della gara maschile è un prologo a cronometro di 5,5 km, che designerà il primo leader. La seconda e la terza tappa sembrano ideali per i velocisti, mentre la classifica generale si deciderà nelle ultime tre tappe, con profili collinari. Da segnalare che questa volta la famosa Willunga Hill (3,7 km al 6,8%), che tradizionalmente decideva la gara, non viene scalata.
Gara maschile: i favoriti
Per gli sprint, Phil Bauhaus (600), Michael Mathews (1000), Caleb Ewan (800), Bryan Coquard (600), Kaden Groves (600), Jordi Meeus (400) o Hugo Hofstetter (400) sono alcuni dei più veloci, mentre i principali candidati alla classifica generale sono Ethan Hayter (1000), Geraint Thomas (1000), Jay Hindley (1000), Ben O'Connor (800), Maximilian Schachmann (600), Pello Bilbao (1000), Rohan Dennis (600), Jay Vine (400) e Simon Yates (1000).