L’anno di penitenza dil Giro Donne
L'anno scorso, il Giro femminile non ha soddisfatto i requisiti di trasmissione televisiva dell'UCI per una gara da essere inserita nel Women's WorldTour, quindi è stato retrocesso, entrando a far parte delle ProSeries. Con l'ingresso di un nuovo organizzatore (PMG Sport), il cambio di nome e il rinnovo dell'identità grafica, sembra che l'UCI sia convinta e il passaggio alle ProSeries sarà momentaneo: è già stato annunciato che nel 2022 il Giro Donne tornerà a far parte della massima categoria del ciclismo femminile mondiale.
Itinerario
10 tappe fanno del Giro Donne la corsa più lunga del calendario femminile, ed è anche la più dura. La corsa inizia con una cronometro a squadre, disciplina sempre più difficile da vedere nel ciclismo professionistico, quindi le squadre forti cercheranno di fare le prime differenze. La seconda tappa sarà la prima delle due tappe di alta montagna di questo Giro e il primo importante test per le favorite, con l'arrivo in Prato Nevoso (13,1 km al 7,2%). Le altre tappe che dovrebbero essere decisive sono la cronoscalata della 4a tappa, e la nona e penultima tappa, in cui le cicliste dovranno scalare il Monte Matajur (13,9 km al 7,7%). Il resto del percorso prevede tre tappe pianeggianti per velocisti e tre con profili spaccagambe, dove possono brillare puncheur e specialiste delle classiche.
Favorite
Ancora una volta le favorite per la classifica generale sono le solite sospette: Anna Van Der Breggen (1200), Elisa Longo Borghini (1200), Annemiek Van Vleuten (1200), Katatzyna Niewiadoma (1000), Cecilie Uttrup Ludwig (1000), Demi Vollering (1000), o Ashleigh Moolman-Pasio (800) sono a priori le più forti di una lista dove spiccano anche le giovani Mikayla Harvey (800), Juliette Labous (800) e Niamh Fisher-Blaak (600).
Per gli sprint e le tappe di media difficoltà, è previsto che donne come Marianne Vos (1200), Emma Norsgaard (1000), Lucinda Brand (1000) o Marta Cavalli (800) possano unirsi alla lista precedente e cercare la vittoria di tappa.