L'Italia è rosa
Come ogni anno, il Giro d'Italia è la prima delle tre grandi corse a tappe a disputarsi. La lotta per la famosa maglia rosa inizia sabato 6 maggio e per 21 giorni la resistenza dei ciclisti sarà messa alla prova in una delle gare più dure dell'anno. In totale, i corridori dovranno completare i 3489 chilometri del percorso fino al traguardo finale a Roma, dove il nome del vincitore sarà aggiunto a quelli degli illustri campioni che adornano il bellissimo trofeo senza fine.
Percorso
L'edizione 2023 del Giro include 73 chilometri di cronometro individuale divisi in tre tappe, la prima, la nona e la ventesima. Senza dubbio, queste tappe saranno importanti per la classifica generale, in particolare l'ultima, che include la salita al Monte Lussari (7,4 km al 11, 7%). Una cronoscalata emozionantissima se la classifica generale arriva serrata alla tappa 20.
Il primo contatto con la montagna arriva nella tappa 7, degli ultimi 50 chilometri salgono continuamente. Nella tappa 13, i ciclisti si addentreranno in Svizzera per affrontare la cima Coppi di questa edizione, il Gran San Bernardo (34,3 km al 5,5%), che si unirà alla Croix de Coeur (15,5 km al 8,6%) e all'arrivo a Crans-Montana (12,9 km al 7,3%). Questa è una tappa in cui si può perdere molto tempo se si ha un brutto giorno. La tappa 16, con l'arrivo al Monte Bodone (22,7 km al 6,4%) è anche molto dura e accumula 6240 metri di dislivello positivo, mentre l'ultimo giorno di montagna (tappa 19) include due salite di seconda categoria e tre di prima in un paesaggio puramente dolomitico, con l'arrivo ai Tre Cime di Lavaredo (7,1 km al 7,8%).
Per quanto riguarda i velocisti, avranno molte opportunità di vittoria: le tappe 2, 5, 6, 10, 11, 14, 17 e 21 sono otto tappe pianeggianti, che obbligano a selezionare velocisti nella nostra squadra se vogliamo avere qualche possibilità di conquistare una maglia rosa per il nostro palmarès in Cycling Fantasy. Curiosamente, la maggior parte dei velocisti di prima linea non sarà al Giro, il che apre le opzioni dei corridori che normalmente sarebbero un gradino sotto.
I cacciatori di tappe di solito mirano alle tappe di media montagna, ma le arrivi in salita delle tappe 4 e 18 limitano le opportunità degli uomini che cercano una vittoria parziale dalla fuga. Le migliori occasioni per vedere arrivare una fuga sono le tappe 3, 8, 12 e 15.
I favoriti
Tutto sembra indicare una lotta testa a testa per la classifica generale tra Remco Evenepoel (1200) e Primož Roglič (1200), anche se corridori come João Almeida (1200), Alexandr Vlasov (1200), Geraint Thomas (800), Brandon McNulty (800), Damiano Caruso (800), Lennard Kämna (600), Jay Vine (600), Jack Haig (600), Hugh John Carthy (600), Santiago Buitrago (600) o il vincitore del 2020, Tao Geoghegan Hart (600), cercheranno di sorprendere.
Per le volate, Mads Pedersen (1200) è il grande favorito. Altri buoni velocisti che possono contendersi la maglia ciclamino dei punti sono Michael Matthews (1000), Mark Cavendish (800), Fernando Gaviria (800), Kaden Groves (800), Magnus Cort Nielsen (800), Pascal Ackermann (600) o Alberto Dainese (600).
Filippo Ganna (1000) e Stefan Küng (800) sono le due grandi alternative a Evenepoel e Roglič per vestire di rosa il primo giorno, ma la lista di partenza include anche altri specialisti a cronometro come l'ex campione del mondo Rohan Dennis (600) o gli italiani Edoardo Affini (400), Mattia Cattaneo (400) e Alberto Bettiol (400).
Foto: Giro d'Italia