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03-10-24

Paris-Tours chiude la stagione francese

Disputata per la prima volta nel 1896, Paris-Tours raggiunge quest'anno la sua 118ª edizione. Ci troviamo quindi di fronte a una delle corse più antiche del calendario internazionale, che eguaglia per numero di edizioni Il Lombardia e viene superata solo dalle 121 edizioni di Paris-Roubaix.

Con una posizione consolidata alla fine della stagione, la corsa condivide con Il Lombardia il soprannome di “classica delle foglie morte.” Nel calendario francese, Paris-Tours rappresenta l'ultima corsa dell'anno e, in Cycling Fantasy, sarà la settima e ultima corsa a essere conteggiata per la classifica Francia 1.Pro, che assegna 10 belli trofei Torre Eiffel ai 10 migliori utenti in base al totale delle corse di un giorno di categoria 1.Pro disputate in Francia.

Percorso

Tradizionalmente una classica per sprinter, dal 2018 la natura della Paris-Tours è cambiata radicalmente, con l'introduzione di diversi tratti di strade sterrate nella parte finale del percorso. Si chiamano “chemins de vigne”, strade non asfaltate tra i vigneti che conferiscono alla corsa un'atmosfera di Paris-Roubaix autunnale. In questa edizione ci saranno 10 km suddivisi in 10 settori, combinati con 8 brevi salite, il tutto concentrato negli ultimi 70 km del percorso totale di 215 km.

Favoriti

Passisti e sprinter resilienti, dotati di un buon motore e di competenze nella gestione della bicicletta, costituiscono il profilo del corridore ideale per conquistare la vittoria all'arrivo a Tours. Jasper Philipsen (1200), Mads Pedersen (1200), Arnaud De Lie (800), Stefan Küng (800), Christophe Laporte (600), Magnus Cort (600), Jonas Abrahamsen (600), Matteo Trentin (600), Mathias Vacek (400), Arnaud Démare (400), Anthony Turgis (400), Soren Kragh Andersen (400), Luca Mozzato (400), Mikkel Bjerg (400), Hugo Hofstetter (200), John Degenkolb (200), Florian Sénéchal (200), Oliver Naesen (200) e il vincitore dell'anno scorso, Riley Sheehan (200), sono alcuni dei favoriti.

Foto: © A.S.O./ Gautier Demouveaux