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Tre giorni a casa dell’UCI background image
12-08-25

Tre giorni a casa dell’UCI

Il Tour de Romandie Féminin festeggia quest’anno la sua quarta edizione. Dalla sua prima edizione nel 2022, la corsa fa parte dell’UCI Women’s WorldTour, la massima categoria del ciclismo femminile mondiale. Non è un caso: gli organizzatori conoscono bene l’Unione Ciclistica Internazionale, la cui sede si trova ad Aigle, scenario della terza e ultima tappa della corsa.

In questo contesto, l’UCI coglierà l’occasione per testare un nuovo sistema di sicurezza per il tracciamento delle cicliste tramite GPS, che sarà implementato ai prossimi Mondiali in Rwanda. L’obiettivo è evitare tragedie come quella della svizzera diciottenne Muriel Furrer che, dopo una caduta ai Mondiali juniores di Zurigo 2024, è rimasta per oltre un’ora in una zona boscosa a lato della strada senza essere notata, per poi morire.

 
Percorso

La corsa è composta da tre tappe. La prima è una breve cronometro di 4,3 km con quasi 300 metri di dislivello positivo. La seconda sarà probabilmente decisiva per la classifica generale, con arrivo a La Tzoumaz (12,8 km all’8,1 %) che non permette di nascondersi. La gara si chiuderà con una tappa ondulata ad Aigle, sede dell’Unione Ciclistica Internazionale.

 
Favorite

Demi Vollering (1200), Katarzyna Niewiadoma (1000), Juliette Labous (1000), Elise Chabbey (1000), Niamh Fisher-Black (1000), Évita Muzic (800), Pauliena Rooijakkers (800), Riejanne Markus (800), Sarah Gigante (600), Mavi García (800), Antonia Niedermaier (800), Gaia Realini (600), Silvia Persico (600) e Ashleigh Moolman-Pasio (800) sono tra le cicliste più attese nella lista di partenza provvisoria. Assente la star locale Marlen Reusser (1200), ancora non al meglio della forma dopo i problemi di salute che l’hanno costretta al ritiro dal Tour de France Femmes avec Zwift.

 
Foto: Keystone / Jean-Christophe Bott / Tour de Romandie Féminin